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FOREST WHITAKER stars in THE BUTLER

“The Butler”: mezzo secolo
di storia americana
con gli occhi di un “negro”

4 minuti di lettura

«Tu non senti niente, tu non vedi niente, devi soltanto servire»: questa è la regola che Cecil Gaines (Forest Whitacker) applica con rigore durante il suo servizio come maggiordomo alla Casa Bianca. Parliamo del protagonista di The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca (2013) di Lee Daniels, che è stato ispirato dalla storia vera di Eugene Allen, raccontata in un articolo di Wil Haygood pubblicato sul Washington Post nel 2008.

Con una dolorosa infanzia trascorsa nei campi di cotone, Cecil viene cresciuto come “negro di casa” e, dopo anni di lavoro a Washington D.C. come maitre in ristoranti ed alberghi, nel 1957 riceve l’offerta di assunzione che gli permetterà di assistere in prima linea ad anni della storia americana lacerati e sofferti per la segregazione razziale e la lotta per i diritti civili della comunità afroamericana, la guerra del Vietnam, fino al 1986, affiancando i presidenti americani Dwight Eisenhower (Robin Williams), John Fitzgerald Kennedy (James Marsden), Lyndon Johnson (Liev Schreiber), Richard Nixon (John Cusak), Gerald Rudolph Ford, James Earl Carter e Ronald Reagan (Alan Rickman).

Per i presidenti Daniels ha optato per un cast stellare anche se le loro apparizioni sono molto veloci e piuttosto stereotipate o aneddotiche: vengono riportati il carisma del giovane e bel John Kennedy, la pateticità di Lyndon Johnson, che impartisce ordini mentre è in bagno, o la severità di Ronald Reagan, che servono a caratterizzare i personaggi secondo il loro tratto più distintivo o conosciuto dal pubblico.

The butler - un maggiordomo alla casa bianca
Dwight Eisenhower (Robin Williams) e Cecil Gaines (Forest Whitacker)
Immagine tratta da: www.araldodellospettacolo.it

Questa carriera straordinaria viene raccontata in parallelo con la sua esistenza privata, poco fortunata: sposato con la moglie Gloria (Oprah Winfrey) negli anni Cinquanta, ha due figli, Lewis (David Oyelowo) e Charlie (Elijah Kelley). Con il primo in particolare, Cecil vive uno vero e proprio scontro generazionale e ideologico: il mansueto Cecil, infatti, legato ancora al “vecchio” mondo, è convinto che la situazione della comunità afroamericana possa essere modificata solamente dalle alte sfere della politica; Lewis, al contrario, è uno di quei ragazzi che, al fianco di Martin Luther King (Nelsan Ellis), è pronto a battersi coraggiosamente rischiando la propria vita per l’affermazione dei propri diritti civili, partecipando a sit-in di protesta e facendosi spesso arrestare.

Cecil non approva, inoltre, la sua iscrizione all’università Fisk di Nashville, un college riservato ai giovani afroamericani nel Sud degli Stati Uniti, dove il movimento segregazionista è radicato, e si tratta proprio del mondo da cui, decenni prima, egli era riuscito a scappare. Louis qui prenderà parte alla Southern Christian Leadership Conference, che si batte per i diritti civili degli afroamericani, fondata dal carismatico James Lawson (Jesse Williams). Le prime proteste pacifiche del gruppo consistono nel sedersi nei bar o nelle tavole calde in cui è loro proibito l’ingresso, infatti vengono violentemente portati via dalla polizia. Louis si unisce poi ai Freedom riders e rimane coinvolto in un violento attacco in Alabama da parte del Ku Klux Clan.

the butler, un maggiordomo alla casa bianca
Immagine tratta da: h6.ggpht.com

Il loro scontro culmina dopo l’assassinio di King, quando Louis, abbandonati gli studi ed entrato a far parte del gruppo delle black panthers – una nuova fazione che ha abbandonato il pacifismo ed agisce violentemente -, esprime il proprio senso di vergogna nell’avere un padre maggiordomo, venendo così allontanato da casa. Louis litigherà anche con il fratello Charlie per la sua decisione di arruolarsi per andare a combattere in Vietnam: la sua morte e la violenza sempre maggiore delle black panthers convincono Louis a riprendere gli studi e ad abbandonare il gruppo di attivisti politici.

Louis: «Sta succedendo qualcosa di speciale laggiù…»
Cecil: «Che c’è di tanto speciale di un nero in prigione?! Che ci fai con i soldi che mi sto sudando? Almeno studi?»
Louis: «Cerco di cambiare il modo in cui i neri vengono trattati!»
Cecil: «No, tu infrangi la legge! Quel giudice ti ha appena condannato a trenta giorni di reclusione…finiranno per ucciderti!»
Louis: «Se non posso sedermi a mangiare dove voglio preferisco morire. Ci battiamo per i nostri diritti!»

The Butler: Forest Whitaker e David Oyelowo
Cecil Gaines (Forest Whitacker) e Louis Gaines (David Oyelowo)
Immagine tratta da: www.craveonline.com

Dopo più di trent’anni di servizio, però, Cecil ha come un’illuminazione: dopo che gli è stato negata ancora una volta la possibilità di percepire lo stesso stipendio di un maggiordomo bianco e dopo l’annuncio di Reagan di non appoggiare il movimento per la libertà della popolazione di colore in Sud Africa, decide così di lasciare il suo lavoro, conscio che le divergenze sociali nel suo paese non si siano ancora appianate. Intanto, il figlio Louis è entrato in politica e si è candidato per il Congresso e commovente è il momento della riappacificazione tra i due: Cecil, appena uscito dalla Casa Bianca, prende parte ad una protesta contro l’apartheid dove vi è anche il figlio. La vita di Cecil prosegue tranquillamente fino al 2008, l’anno di elezione del primo presidente afroamericano Barack Obama, il quale, dopo l’elezione lo invita alla Casa Bianca per conoscerlo e ringraziarlo per i suoi anni di lavoro: il film acquista i colori della speranza nella fine delle disuguaglianze per la comunità afroamericana, dopo tanti anni costellati da battaglie per la conquista dei diritti civili.

Il lavoro di Daniels si affianca a pellicole come Django Unchained (2012, di Quentin Tarantino), Lincoln (2012, di Stephen Spielberg), 12 anni schiavo (2013, di Steve McQueen) e Precious (2009, sempre di Daniels) nella riscrittura critica della storia americana: The Butler – un maggiordomo alla Casa Bianca riporta sul grande schermo un nervo ancora scoperto nella storia degli Stati Uniti e che divide ancora la popolazione, anche se la peculiarità di questa pellicola non è la celebrazione di personaggi storici o grandi politici, bensì quella dell’America “sommersa”, delle esistenze umili, ma non per questo non meno rilevanti delle altre, la cui storia deve essere conosciuta.

Nicole Erbetti

FOREST WHITAKER stars in THE BUTLER
Immagine tratta da: www.hollywoodreporter.com

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Redazione

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