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«Sesso, bugie e videotape», la sobrietà carnale di Steven Soderbergh

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Stregare Wim Wenders non è facile, tanto più se sei un esordiente e il tuo film è una scommessa apparentemente destinata a perdere sul terreno della Croisette. Ma se ci si chiama Steven Soderbergh è possibile avere qualche chance in più, forse perché se si osa, e lo si fa bene, qualche volta si viene ripagati. Sesso, bugie e videotape ha tutti gli elementi per essere una pellicola scandalo da menzionare negli annali senza premi da esibire, e invece vince la Palma d’Oro al 42° Festival di Cannes. Merito di un teutonico presidente di giuria dalle ampie vedute, ma anche di un sofisticato equilibrio di forme in grado si far sì che un film interamente incentrato sul sesso non scada mai nel torbido o […] Continua a leggere su NPC Magazine

 


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Ginevra Amadio

Ginevra Amadio nasce nel 1992 a Roma, dove vive e lavora. Si è laureata in Filologia Moderna presso l’Università di Roma La Sapienza con una tesi sul rapporto tra letteratura, movimenti sociali e violenza politica degli anni Settanta. È giornalista pubblicista e collabora con riviste culturali occupandosi prevalentemente di cinema, letteratura e rapporto tra le arti. Ha pubblicato tra gli altri per Treccani.it – Lingua Italiana, Frammenti Rivista, Oblio – Osservatorio Bibliografico della Letteratura Otto-novecentesca (di cui è anche membro di redazione), la rivista del Premio Giovanni Comisso, Cultura&dintorni. Lavora come Ufficio stampa e media. Nel luglio 2021 ha fatto parte della giuria di Cinelido – Festival del cinema italiano dedicato al cortometraggio. Un suo racconto è stato pubblicato in “Costola sarà lei!”, antologia edita da Il Poligrafo (2021).