Come ogni domenica vi riproponiamo quelli che sono stati i migliori articoli pubblicati sul nostro giornale nella settimana appena conclusa, scelti dalla redazione. Così anche chi si è distratto può recuperare con tutta calma!
GIACOMO MATTEOTTI:
DALLA PARTE GIUSTA
Morire per delle idee si può. Alzare la voce e non piegare la testa è possibile, anche se il rischio è grande, anche se forse non ci si rende conto del pericolo che incombe. O forse sì, lo si capisce. Ma le idee non muoiono mai, sopravvivono al tempo, alle ingiustizie, ai crimini assurdi perpetrati da genti col pelo sul cuore e le mani impastate del sangue che si fa nero. Giacomo Matteotti lo sapeva, altrimenti non avrebbe urlato, qualche mese prima di morire, «Uccidete pure me, ma non ucciderete mai l’idea che è in me».
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L’EROTISMO BURLESCO
DI ANDREA PAZIENZA
C’è un sottile erotismo nei lavori di Andrea Pazienza, che avrebbe da poco compiuto sessant’anni se la vita non avesse deciso di portarselo via ancora giovane e pieno di cose da dare. Come l’arte innanzitutto, fiducia nella matita intesa come mezzo dispensatore di bellezza al pari del pennello e capace di passare con disinvoltura dai personaggi impressionisti alle copertine dei dischi, dai tocchi quasi rembrandtiani alle strisce geniali e irrispettose.
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RITORNARE A CASA
PER RACCONTARE
IL NOSTRO “SPAESAMENTO”
Entrando in una libreria, oggi, si potrebbe rimanere afflitti dalla moria di autori italiani degli ultimi dieci anni: ci sono – difesi dal nome Adelphi, certificato di qualità – gli Sciascia e poi, qualche scaffale più in giù, i Fabio Volo; girandosi, ecco qualche titolo di cucina o di problem solving o il Canzoniere di Petrarca o una guida per imparare il linguaggio del proprio animale domestico. Ma ci sono eccezioni che smentiscono la regola. Una di queste è Giorgio Vasta, per cui vale la tesi di Italo Calvino, in chiusura de Le città invisibili, che richiede «attenzione e apprendimento continui» per «cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio». Nel 2010 la casa editrice Laterza ha pubblicato Spaesamento, il resoconto di un ritorno a casa, tre giorni trascorsi dallo scrittore a Palermo.
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TORINO UNDERGROUND:
RIMAPPARE LA CITTÀ
PER RISCOPRIRE UN’IDENTITÀ
C’è una mappa di Torino che permette ai più curiosi di sporcarsi di underground. È una cartina di quelle classiche per turisti, ma che traccia a tappe serrate un percorso non tradizionale. È l’itinerario di un museo che non ci si aspetta, perché non chiuso entro quattro pareti. Eppure i muri sono ancora il suo asse portante, la tela effettiva delle sue opere d’arte. Si parla di arte urbana, di street art spalmata sul territorio, di un museo a cielo aperto che si districa tra le vie dell’urbe.
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MODA E PROVOCAZIONE:
I NUDI DI HELMUT NEWTON
STUPISCONO VENEZIA
Helmut Newton (1920 – 2004) è stato uno dei fotografi più influenti del secolo passato, un artista di incredibile talento che ha saputo rendere la fotografia di moda uno spunto erotico privo di censura e dal grande effetto spettacolare ed emotivo. Per celebrarlo, Venezia propone dal 7 aprile al 7 agosto 2016 Helmut Newton. Fotografie. White Women / Sleepless Nights / Big Nudes, una mostra in suo onore dove sono esposte oltre 200 opere tratte dai tre volumi curati dall’artista: appunto White women, Sleepless nights eBig Nudes.
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