Milano, la capitale economica e culturale dell’Italia, ha visto negli ultimi anni un incremento esponenziale del costo degli affitti, soprattutto in alcune delle sue zone più centrali. La popolazione studentesca fuori sede, che affluisce da tutto il paese per frequentare prestigiose università come l’Università Statale e il Politecnico, sta risentendo in modo particolare di questo fenomeno. Questa tendenza preoccupante sta mettendo a dura prova la possibilità degli studenti di accedere a un’istruzione superiore di qualità, alimentando le preoccupazioni sull’accessibilità e l’equità nel sistema universitario.
Negli ultimi anni, gli affitti a Milano hanno conosciuto un incremento esponenziale, superando la crescita media nazionale. Secondo dati recenti il costo medio degli affitti nella città ha subito un «rialzo del 5,2% rispetto al 31 dicembre 2022 e del 10% anno su anno».
Le cause dell’incremento
Le cause di questo drastico aumento dei costi degli affitti sono molteplici e interconnesse. Sicuramente una di esse riguarda la crescente attrattività di Milano come hub internazionale. Grazie a eventi di portata mondiale e alla sua crescente reputazione come capitale della moda e del design, la città ha visto un afflusso di professionisti, imprenditori e turisti. Questo ha innescato un circolo vizioso in cui la scarsità di alloggi disponibili ha fatto lievitare i prezzi.
Leggi anche:
A Milano c’è una nuova libreria dedicata alla sessualità
Parallelamente, l’aumento degli investimenti immobiliari da parte di soggetti stranieri ha contribuito alla crescita dei costi. Milano è vista come un sicuro investimento immobiliare, grazie alla sua stabilità economica e al suo ruolo di centro finanziario.
Per gli studenti, questo si è tradotto in una crescente competizione per trovare alloggi a prezzi accessibili. Purtroppo, il problema è stato esacerbato dalla mancanza di nuove costruzioni destinate specificamente a soddisfare le esigenze degli studenti fuori sede.
Dati e cifre alla mano
Gli studenti, in media, spendono ora oltre 750 euro al mese solo per l’affitto di un monolocale, un costo che può diventare proibitivo se si aggiungono le spese di vita e le tasse universitarie. Un articolo pubblicato l’8 agosto 2023 su Il Sole 24 Ore evidenzia come i prezzi a Milano siano cresciuti il doppio più velocemente rispetto a quelli di Roma.
Reazioni e conseguenze
Gli studenti universitari fuori sede sono tra le principali vittime di questa crescita dei costi degli affitti. Molti di loro si trovano costretti a dedicare una parte significativa del proprio bilancio mensile all’alloggio, lasciando meno risorse disponibili per altre spese importanti come il cibo e le attività culturali o i passatempi.
Questa situazione ha conseguenze dirette sulla diversità socioeconomica degli studenti universitari. Coloro che provengono da famiglie con redditi più bassi possono trovarsi in una posizione particolarmente difficile, rischiando l’esclusione dall’istruzione superiore.
Di fronte a queste cifre, molti studenti sono costretti a fare scelte difficili. Alcuni optano per condividere appartamenti con un numero di coinquilini superiore al normale, altri cercano alloggi in periferia, accettando tempi più lunghi di trasferimento per raggiungere l’università. E c’è chi, purtroppo, è costretto a rinunciare al sogno di studiare a Milano.
Leggi anche:
Il corpo e la città: Milano Re-Mapped Summer Festival
Le università e le associazioni studentesche stanno cercando di contrastare questo fenomeno. Negli ultimi mesi, sono stati organizzati incontri e dibattiti per trovare soluzioni concrete, come la creazione di nuovi alloggi a prezzi agevolati per gli studenti o l’implementazione di incentivi fiscali per gli investimenti nel settore immobiliare ai fini di affitto studentesco, allo scopo di aumentare l’offerta di alloggi accessibili.
Riflessioni conclusive
Il problema dell’aumento dei costi degli affitti per gli studenti universitari fuori sede a Milano è un tema urgente che richiede attenzione e azione immediate. Mentre gli sforzi governativi e istituzionali sono in corso, è evidente che la soluzione richiederà un approccio integrato che coinvolga tutte le parti interessate, compresi gli investitori immobiliari, le istituzioni accademiche e la società civile.
La salvaguardia dell’accessibilità all’istruzione superiore è fondamentale per garantire un futuro sano e prospero per la città di Milano. Solo attraverso sforzi concertati e strategie innovative sarà possibile invertire questa tendenza e creare un ambiente in cui gli studenti possano prosperare senza essere schiavi dei crescenti costi degli affitti.
La situazione degli affitti a Milano, più in generale, è un campanello d’allarme che non può essere ignorato. La città rischia di perdere la sua vivacità e diversità, e di diventare accessibile solo a una ristretta élite economica. È fondamentale che istituzioni, università e proprietari di immobili collaborino per garantire che Milano rimanga una città aperta e accogliente per tutti, inclusi gli studenti fuori sede.
Non abbiamo grandi editori alle spalle. Gli unici nostri padroni sono i lettori. Sostieni la cultura giovane, libera e indipendente: iscriviti al FR Club!
Segui Frammenti Rivista anche su Facebook e Instagram, e iscriviti alla nostra newsletter!