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La follia dell’istinto incontrollabile

dalla newsletter n. 30 - luglio/agosto 2023 di Frammenti Rivista

2 minuti di lettura

The Dark Side of the Moon è, nelle parole di Roger Waters, «un’istanza di empatia politica, filosofica e umanitaria che chiedeva disperatamente di venir fuori».

Se con questa definizione l’artista conferisce all’album sicuramente uno spessore filosofico, ne sottolinea anche le profonde sfumature e sfaccettature che lo hanno reso un capolavoro amatissimo. Infatti, la caratteristica peculiare di The Dark Side of the Moon consiste nella sua capacità di proiettare l’ascoltatore dentro l’analisi di se stesso alla luce della propria natura folle e incontrollabile.

Sappiamo che la follia è un tema estremamente presente in The Dark Side of the Moon, a partire dal riferimento alla luna, che ritroviamo nel titolo. Il «lato oscuro della luna» è il lato buio degli uomini e della loro personalità, quel lato oscuro che alberga dentro di noi e che non riusciamo a placare facilmente. Fin da questo titolo, pur non avendo l’album riferimenti concreti agli istinti umani, ma testi molto poetici e astratti, possiamo capire la profondità del disco. La luna stessa richiama a una dimensione di incontrollabile istinto, come quando siamo spinti verso qualcosa, o qualcuno. La luna nell’espressione lunatico, ad esempio, indica qualcuno che muta spesso atteggiamento. Per dire follia, in inglese si usa anche il termine lunacy. Il chiaro di luna o la sua eclissi sono uno sfondo appropriato per momenti che segnano il nostro modo di approcciarci alla vita, divisi come siamo tra istinto e razionalità.

Non possiede il concetto di follia in questo album una connotazione puramente legata all’eros, quindi, ma lo possiede e lo rivela se pensiamo a quanto la follia si leghi all’estasi. Momenti in cui non riusciamo più a resistere da essere chi siamo e cediamo all’istinto fisico. Se anche la copertina è il titolo di questo album hanno sempre affascinato anche i non appassionati, è proprio perché il non detto, il sussurrato viene sempre fuori da The Dark Side of the Moon. Luna che rende l’uomo più selvaggio, incontrollabile, folle. Di questa follia, seppur non in modo letterale, anche la sensualità e l’eros possono fare parte. Poiché è nell’eros che ci abbandoniamo all’alienazione.

L’ispirazione per il legame tra The Dark Side of the Moon e la follia è stato sicuramente quanto accaduto a Syd Barrett. Com…

Silvia Argento

Nata ad Agrigento nel 1997, ha conseguito una laurea triennale in Lettere Moderne, una magistrale in Filologia Moderna e Italianistica e una seconda magistrale in Editoria e scrittura con lode. È docente di letteratura italiana e latina, scrittrice e redattrice per vari siti di divulgazione culturale e critica musicale. È autrice di due saggi dal titolo "Dietro lo specchio, Oscar Wilde e l'estetica del quotidiano" e "La fedeltà disattesa" e della raccolta di racconti "Dipinti, brevi storie di fragilità"

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