Le città costruite sull’acqua possiedono innumerevoli vantaggi: l’acqua difende, nutre, arricchisce. Ciononostante, dietro ai benefici si nascono anche gli inconvenienti, come i miasmi, gli allagamenti e le inondazioni. Vediamo in che modo il rapporto tra l’acqua e tre città campione – Londra, Budapest e San Pietroburgo – si sia sviluppato nel corso dei secoli.
Londra e la sua “storia liquida”
Oggi Londra si qualifica come uno dei nodi commerciali più pulsanti e trafficati in Europa, una posizione guadagnata nei secoli grazie alla presenza del Tamigi. Attraversato e sfruttato da Romani, Normanni, fino ai primi re cristiani, il Tamigi è ormai, secondo una felice espressione del deputato John Burns, “storia liquida”.
L’importanza del fiume è commisurata alla presenza sulle sue sponde di fortezze (si pensi alla Torre di Londra), sedi governative (come il Palazzo di Westminster) e, naturalmente, numerosi ponti.
Tamigi e commercio
Il commercio iniziò a fiorire internazionalmente tra il XV e il XVI secolo, quando sui pontili circolavano beni di prima necessità, materiali edili e prodotti pregiati quali oro, argento, seta, zucchero, frutti tropicali e spezie indiane. Talora, dei cargo contenenti polvere da sparo potevano rivelarsi fatali, come in un’esplosione che nel 1864 uccise almeno nove persone e ne ferì un centinaio. Le navi che si occupavano del trasporto erano di diverse dimensioni e fogge, ma un tipo particolare di chiatta si distinse per la sua adattabilità: la Thames sailing barge, dal ventre piatto e dotata di alette di deriva che le permettevano di navigare le acque basse e a volte strette del Tamigi e dei suoi affluenti.
Tamigi e divertimento
Oltre ad essere veicolo di avanzata commerciale, il Tamigi è stato anche un luogo di divertimenti. Tra il XVII e il XIX secolo – un periodo denominato “Piccola era glaciale” – il fiume si ghiacciava spesso, fornendo ai londinesi una piattaforma naturale su cui organizzare delle frost fairs, ovvero delle “fiere del gelo”. Durante questi eventi, la musica e una cornucopia di cibi e bevande accompagnavano svariate attività come il pattinaggio, gli spettacoli di burattini, le gare di slittino, i combattimenti tra galli e i balli. L’ultima fiera si svolse nel febbraio del 1814; l’iniziale gaiezza si tramutò in tragedia allo sgretolarsi del ghiaccio, che provocò la morte di diverse persone. Da quell’anno in avanti, gli invern…