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Storia liquida di tre città

Dalla newsletter n. 21 - Ottobre 2022 di Frammenti Rivista

4 minuti di lettura

Le città costruite sull’acqua possiedono innumerevoli vantaggi: l’acqua difende, nutre, arricchisce. Ciononostante, dietro ai benefici si nascono anche gli inconvenienti, come i miasmi, gli allagamenti e le inondazioni. Vediamo in che modo il rapporto tra l’acqua e tre città campioneLondra, Budapest e San Pietroburgo – si sia sviluppato nel corso dei secoli.

Londra e la sua “storia liquida”

Oggi Londra si qualifica come uno dei nodi commerciali più pulsanti e trafficati in Europa, una posizione guadagnata nei secoli grazie alla presenza del Tamigi. Attraversato e sfruttato da Romani, Normanni, fino ai primi re cristiani, il Tamigi è ormai, secondo una felice espressione del deputato John Burns, “storia liquida”.

L’importanza del fiume è commisurata alla presenza sulle sue sponde di fortezze (si pensi alla Torre di Londra), sedi governative (come il Palazzo di Westminster) e, naturalmente, numerosi ponti.

Tamigi e commercio

Il commercio iniziò a fiorire internazionalmente tra il XV e il XVI secolo, quando sui pontili circolavano beni di prima necessità, materiali edili e prodotti pregiati quali oro, argento, seta, zucchero, frutti tropicali e spezie indiane. Talora, dei cargo contenenti polvere da sparo potevano rivelarsi fatali, come in un’esplosione che nel 1864 uccise almeno nove persone e ne ferì un centinaio. Le navi che si occupavano del trasporto erano di diverse dimensioni e fogge, ma un tipo particolare di chiatta si distinse per la sua adattabilità: la Thames sailing barge, dal ventre piatto e dotata di alette di deriva che le permettevano di navigare le acque basse e a volte strette del Tamigi e dei suoi affluenti.

Tamigi e divertimento

Oltre ad essere veicolo di avanzata commerciale, il Tamigi è stato anche un luogo di divertimenti. Tra il XVII e il XIX secolo – un periodo denominato “Piccola era glaciale” – il fiume si ghiacciava spesso, fornendo ai londinesi una piattaforma naturale su cui organizzare delle frost fairs, ovvero delle “fiere del gelo”. Durante questi eventi, la musica e una cornucopia di cibi e bevande accompagnavano svariate attività come il pattinaggio, gli spettacoli di burattini, le gare di slittino, i combattimenti tra galli e i balli. L’ultima fiera si svolse nel febbraio del 1814; l’iniziale gaiezza si tramutò in tragedia allo sgretolarsi del ghiaccio, che provocò la morte di diverse persone. Da quell’anno in avanti, gli invern…

Caterina Cantoni

Classe 1998, ho studiato Lingue e Letterature Straniere all'Università Statale di Milano. Ammaliata da quella tragicità che solo la letteratura russa sa toccare, ho dato il mio cuore a Dostoevskij e a Majakovskij. Viale del tramonto, La finestra sul cortile e Ritorno al futuro sono tra i miei film preferiti, ma ho anche un debole per l'animazione. A volte mi rattristo perché so che non mi basterebbero cento vite per imparare tutto ciò che vorrei.

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