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Il Museo Regionale di Messina

Alla scoperta dei musei italiani: da Antonello da Messina a Caravaggio.

2 minuti di lettura

Il Museo Regionale di Messina fu istituito nel 1914 a partire dalle collezioni di un precedente museo civico e da numerose opere, sculture ed elementi architettonici recuperati dalle chiese, dai monasteri e dai palazzi pubblici andati distrutti nel disastroso terremoto che colpì la città nel 1908.

La sede scelta è l’ottocentesca ex filanda Mellinghoff che ospita le mostre temporanee e l’adiacente ex monastero di San Salvatore dei Greci.

Museo Regionale di Messina
Museo Regionale di Messina. Fonte: visitme.comune.messina.it

L’esposizione museale, rinnovata definitivamente nel 2017, comprende opere che vanno dal periodo normanno-svevo fino al XVIII secolo ed è con i suoi 5.000 m2 di spazio totale il secondo museo per grandezza dell’Italia meridionale.

La fase bizantina e quella normanna sono documentate da sculture e mosaici realizzati da maestranze bizantino-normanne del XII e XIII secolo fra cui di particolare rilievo troviamo il fonte battesimale del Maestro Gandolfo del 1135 e il sarcofago dell’Archimandrita Luca.

Museo Regionale di Messina
Museo Regionale di Messina, interni. Fonte: touringclub.it

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Tra i mosaici spicca la nicchia raffigurante la Madonna in trono col Bambino e offerente proveniente dalla chiesa di San Gregorio.

mosaico
Madonna in trono col Bambino e offerente, mosaico. Fonte: mediterraneoantico.it

Passando alla sezione dedicata alla produzione artistica del Trecento, si distingue la pregevole scultura in marmo della Madonna con Bambino realizzata dal senese Goro di Gregorio e il bellissimo crocifisso ligneo policromo di un ignoto autore di origine probabilmente catalana.

Messina fu nel corso dei secoli punto d’incontro e di ricezione di culture diverse e questo lo si coglie dall’importante raccolta di dipinti del XV e XVI secolo di provenienza fiamminga che fanno da giusta cornice ad uno dei capolavori custoditi nel museo: il Polittico di San Gregorio del 1473 di Antonello da Messina.

Museo Regionale di Messina
Museo Regionale di Messina, interni. Fonte: pantravelsolution.com

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Antonello da Messina
Polittico di San Gregorio, (1473) Antonello da Messina. Fonte: touringclub.it

La sezione dedicata al Manierismo e al primo Seicento è la più ampia e raccoglie opere di pittori quali Stefano Giordano, Antonio Biondo e Alessandro Allori ma soprattutto i due fiori all’occhiello del Museo Regionale di Messina: la Resurrezione di Lazzaro e l’Adorazione dei pastori di Caravaggio, dipinti durante il suo soggiorno in città, tra il 1608 e il 1609.

Caravaggio
Resurrezione di Lazzaro e Adorazione dei pastori, (1608-1609) Caravaggio. Fonte: messina.gds.it

Le raccolte del Settecento annoverano tarsie marmoree, presepi e paramenti sacri nonché la berlina (una particolare tipologia di carrozza) del Senato messinese realizzata da Domenico Biondo e Letterio Paladino nel 1742.

Berlina del Senato messinese
Berlina del Senato messinese, (1742) Domenico Biondo e Letterio Paladino. Fonte: Tripadvisor

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Infine, per quanto riguarda il XIX secolo, troviamo ceramiche, mobili, tessuti, ricami e argenterie di pregio.

Il percorso espositivo termina all’esterno, nel giardino e nel cortile interno del museo, con una selezione di manufatti lapidei di epoca romana e medievale.

Museo Regionale di Messina
Museo Regionale di Messina, esterni. Fonte: Wikipedia

Museo Regionale di Messina

Info utili:
Viale della Libertà 465 – Messina (ME)

e-mail: museo.messina@regione.sicilia.it
tel. 090 361 292

Sito Web

Orari:
Da Martedì a Sabato (9:30 – 15:00) (16:00 – 21:00)
Domenica (16:30 – 21:00)

Lunedì Chiuso

Tariffe:
8 € (intero)

4 € (ridotto) età compresa fra 18 e 25 anni

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Gianpaolo Palumbo

Classe 1990, laureato in Scienze Politiche. Appassionato di storia, arte e cinema. "Per avere una narrazione è sufficiente che ci sia un narratore, una storia e qualcuno a cui raccontarla" (Andrea Bernardelli, "La narrazione", 1999).

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