Raccolto lungo la sua via principale, sulle sponde del lago di Orta, il borgo si mostra nella grande piazza centrale fronteggiando l’isola di San Giulio e il suo imponente ex seminario.
Secondo la leggenda furono due religiosi greci, Giulio e Giuliano, ad evangelizzare l’area nel IV secolo. Nel 962, l’imperatore di Germania Ottone I, istituì la figura del vescovo-conte di Novara che governò la zona del lago fino all’avvento dei Savoia nel 1767.
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Dal piazzale del Viglione, scendendo una scalinata, si arriva alla settecentesca facciata dell’oratorio di San Rocco. Lungo via Bossi, fra scorci del lago, notiamo l’edificio comunale, la casa Monti Caldara e l’Ospedale, inseriti in un paesaggio urbano fatto di balconate in ferro battuto, portali e piccole botteghe artigiane.
Piazza Mario Motta è lo spazio pubblico principale e di mercato, cinto da case porticate, negozi di souvenir, alberghi e caffè.
Il palazzo della Comunità, con la sua loggia rinascimentale, nacque nel 1582 come sede delle riunioni del Consiglio generale della Comunità della Riviera, un’associazione di città attorno al lago di Orta, posta sotto la giurisdizione del vescovo-conte di Novara.
La salita della Motta porta davanti al quattrocentesco portale della chiesa dell’Assunta, passando attraverso edifici signorili come casa Capuani e palazzo Gemelli.
Vicino Orta, è anche possibile ammirare villa Crespi, oggi albergo di lusso, costruita alla fine dell’Ottocento in stile moresco e immersa in un ampio parco.
Ma è nella vicina Riserva Naturale, sul promontorio che domina l’abitato e il lago da 400 metri d’altezza, che si trova un vero capolavoro della storia dell’arte: il Sacro Monte di Orta, inserito insieme ad altri otto Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco.
Nel mezzo di una vegetazione fatta di querce, faggi, siepi decorative e pini silvestri, una successione di 21 cappelle, realizzate fra il 1591 e il 1760, e abbellite da sculture in terracotta e affreschi, racconta la vita di san Francesco secondo gli stili manierista e barocco del tempo, a testimoniare la religiosità locale e una forte carica devozionale, un percorso da seguire per i pellegrini in cerca della redenzione o dell’accoglimento di un voto.
L’isola di San Giulio si staglia a poca distanza dal borgo ed è dominata dalla mole ottocentesca dell’ex seminario (dove attualmente ha sede l’abbazia benedettina femminile di clausura Mater Ecclesiae in cui si svolgono ricerche e traduzioni su testi antichi e restauri di tessuti e paramenti liturgici) e dal campanile romanico dell’XI secolo della basilica di San Giulio. Al suo interno la chiesa conserva un magnifico ambone in marmo nero del 1110.
Orta San Giulio (NO)
Altitudine: 294 m
Abitanti: 1.279
Come arrivare:
- La stazione ferroviaria di Orta – Miasino dista 2 km dal centro città
- Sulla A26 Genova – Gravellona Toce uscire al casello di Borgomanero o Arona. Da entrambi i caselli Orta dista circa 20 km
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