Già in epoca romana Morgex divenne il centro della vita amministrativa della Valdigne, un vasto territorio situato a monte della piana di Aosta, verso il confine francese. Incastonato nella piana solcata dalla Dora Baltea e coronato da pendii montuosi ricoperti di boschi, il borgo è custode di antiche tradizioni e racconta del passaggio dei pellegrini che intraprendevano il viaggio dalla Gallia verso Roma e Gerusalemme.
Sviluppatosi lungo il tracciato della strada romana che saliva al colle del Piccolo San Bernardo, il borgo reca i segni del suo passato fatto di scambi commerciali e transiti verso la vicina Savoia.
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Le case si affacciano lungo un asse stradale principale sul quale si innestano vie e viuzze che si snodano fra antiche dimore tra cui anche un ospizio che garantiva rifugio ai viandanti.
Nel Medioevo il territorio circostante era suddiviso in tanti piccoli feudi di famiglie nobili che hanno lasciato importanti testimonianze come la Tour de l’Archet, con la sua massiccia forma quadrata e le sue imponenti mura di pietra. Essa conserva finestre e porte adornate da architravi a chiglia rovesciata, resti di affreschi e di stemmi araldici. La torre dava ospitalità ai conti di Savoia quando, varcato il Piccolo San Bernardo, dovevano raggiungere Aosta per le Udienze generali, in cui venivano giudicate le cause civili e penali. Oggi ospita la Fondazione Centro studi storico-letterari Natalino Sapegno e il bibliomuseo del fumetto.
Nel centro del borgo, accanto ai portici del Municipio, si innalza la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, uno degli edifici di culto più antichi della Valle d’Aosta. Nel corso dell’invasione francese del 1691, Morgex fu incendiata e la chiesa subì gravi danni, in particolare alla cupola del campanile e alle campane, una delle quali fu rifusa.
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Nonostante questo, l’interno custodisce opere d’arte di valore, come l’imponente altare barocco e gli affreschi romanici che decorano la cappella in fondo alla navata sinistra. Accanto alla chiesa si staglia il campanile; sulla cuspide, rivestita di lamine di rame, si alza una croce protetta da un gallo in ferro battuto, elemento decorativo raro a trovarsi in Italia.
Degna di nota è la stazione ferroviaria di Morgex, realizzata nel 1927-1929 in pietra a vista e legno, uno splendido esempio di architettura rurale valdostana. La sua storia è legata allo sfruttamento delle vicine miniere di antracite di La Thuile da dove il minerale veniva condotto alla stazione con una teleferica prima di essere spedito alle acciaierie di Aosta.
La via principale, via Valdigne, è un susseguirsi di edifici gli uni stretti agli altri; i portali in pietra e le lunette sovrastanti i portoni d’accesso sono ricche di monogrammi e date, piccoli particolari che svelano al visitatore un antico splendore conservato attraverso le nebbie del tempo…
Morgex (AO)
Altitudine: 923 m
Abitanti: 2.097
Come arrivare:
- La stazione ferroviaria si trova sulla tratta Aosta – Pré-Saint-Didier ma il servizio non è più attivo
- Da Aosta per Morgex è attivo un servizio di autobus
- Imboccare la A5 Torino – Monte Bianco. Dopo circa 30 km da Aosta uscire al casello di Morgex
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