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Quali sono state le migliori mostre del 2021, secondo noi

Dopo lo stop forzato per la pandemia, nel corso del 2021 abbiamo assistito a una lenta ripresa della vita culturale. Ora che siamo alla fine dell'anno, è tempo di bilanci: quali sono state, allora, le migliori mostre del 2021?

9 minuti di lettura

Dopo l’improvviso stop causato dalla pandemia l’anno scorso, il 2021 ha segnato il ritorno di mostre ed eventi culturali in piccole e grandi città italiane. Prenotazioni obbligatorie, ingressi contingentati, green pass e mascherine ci hanno permesso di tornare a ripopolare musei e gallerie d’arte, un importante nutrimento di cui speriamo di non doverci più privare. Nonostante l’imprevedibilità del nostro strano tempo presente, sono numerose le istituzioni che hanno saputo organizzare iniziative di ampio respiro, portandoci alla (ri)scoperta di artisti e collezioni con un carattere sempre più internazionale. A loro va il plauso di averci restituito i nostri musei e le nostre città, oltre a un pizzico di normalità. Così, in chiusura dell’anno, la nostra redazione di Arte – come ormai di consueto – ha elaborato la classifica di quelle che sono state le migliori mostre del 2021, a nostro insindacabile giudizio.

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10. «Monet. Opere dal Musée Marmottan Monet di Parigi» a Palazzo Reale, Milano

Monet mostre 2021
fonte: www.palazzorealemilano.it

Tra le sedi espositive più amate in Italia impossibile non citare Palazzo Reale, a Milano, che in questo 2021 ha presentato la mostra Monet. Opere dal Musée Marmottan Monet di Parigi.

Suddivisa in 7 sezioni con 53 opere esposte e curata da Marianne Mathieu, l’esposizione, introduce alla scoperta dell’Impressionismo e della produzione artistica di Monet sul tema della riflessione della luce e dei suoi mutamenti nell’opera stessa dell’artista, l’alfa e l’omega del suo approccio artistico.

Il percorso cronologico ripercorre l’intera parabola artistica del Maestro impressionista, letta attraverso le opere che l’artista stesso considerava fondamentali, private, tanto da custodirle gelosamente nella sua abitazione di Giverny; opere che lui stesso non volle mai vendere e che ci raccontano le più grandi emozioni legate al suo genio artistico.

Promossa dal Comune di Milano-Cultura, la mostra, visitabile fino al 31 gennaio 2022, rientra nel progetto museologico ed espositivo “Musei del mondo a Palazzo Reale” nato con l’intento di far conoscere le collezioni e la storia dei più importanti musei internazionali.

18/09/2021 – 30/01/2022

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9. «Metafore Roberto Capucci: meraviglie della forma» alla Triennale, Milano

Capucci mostre 2021
Abito Roberto Capucci © Gianluca Baronchelli

Insieme all’arte e alla fotografia, nuove forme espositive e museali stanno finalmente emergendo e acquistando l’importanza e la risonanza che meritano. La moda è una di queste. Metafore Roberto Capucci: meraviglie della forma non a caso ospite delle sale della Triennale di Milano (aperta fino al 9 gennaio 2022) accende inevitabilmente un faro sulle potenzialità delle mostre e dei musei dedicati al tessile e alla moda, un ottimo auspicio per il prossimo 2022.

Curata da Gian Luca Bauzano, in collaborazione con la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e con la Fondazione Roberto Capucci e la manifattura di ceramiche Rometti, la mostra – che collochiamo al nono posto della nostra classifica delle migliori mostre del 2021 – si propone di raccontare e mettere in scena l’opera di uno dei grandi protagonisti della moda italiana, artefice e artigiano già giustamente celebrato, con uno sguardo speciale e inedito. 

Antesignano della contemporaneità, Roberto Capucci è sempre stato innovatore e sperimentatore. I suoi abiti destano ammirazione e fanno scalpore, sfilano sulle passerelle di tutto il mondo e sono presenti nei musei e nelle istituzioni d’arte più importanti, dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma alla Schauspielhaus di Berlino, da Palazzo Strozzi a Firenze al Kunsthistorisches Museum di Vienna, fino alla Biennale d’Arte di Venezia: un momento fondamentale, che segna l’ingresso della Moda nel tempio dell’Arte.

17/11/2021 – 09/01/2022

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8. «Josef Koudelka. Radici» al Museo dell’Ara Pacis, Roma

Koudelka mostre 2021
Amman, Giordania, 2012- © Josef Koudelka/ Magnum Photos

Prima mostra a essere inaugurata nella cosiddetta “Era post-Covid”, Josef Koudelka. Radici, allestita presso gli spazi dell’Ara Pacis a Roma, ha rappresentato un’operazione prima di tutto coraggiosa che ha ridato slancio e speranza a un settore culturale profondamente colpito dalla pandemia da Covid-19.

Con oltre cento spettacolari immagini panoramiche, molte delle quali di grande formato, la mostra, unica tappa in Italia per le opere del fotografo dell’agenzia Magnum Photos, racconta e ripercorre lo straordinario viaggio fotografico di Josef Koudelka alla scoperta delle radici della nostra storia. Il lavoro presentato è il frutto di un progetto durato più trent’anni, realizzato esplorando e ritraendo con tenacia alcuni dei più rappresentativi siti archeologici del Mediterraneo.

A contatto diretto con le testimonianze monumentali della grande storia di Roma, la retrospettiva Radici vuol essere un eccezionale viaggio nell’opera di uno degli ultimi grandi maestri della fotografia moderna dedicatosi alla ricerca della bellezza caotica delle rovine e del paesaggio antico, trasformati dal tempo, dalla natura, dall’uomo. Le fotografie di Koudelka, esposte in dialogo con uno dei monumenti più significativi della prima età imperiale, acquistano così, in questa speciale occasione, il valore unico, forte, di immagini memorabili.

01/02/2021 – 26/09/2021

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7. «Realismo magico. Uno stile italiano» a Palazzo Reale, Milano

Realismo magico mostre 2021
Carlo Carrà, Le figlie di Loth, 1919, Olio su tela, Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Collezione VAF-Stiftung, © Carlo Carrà by SIAE 2021

Palazzo Reale è stato doppiamente protagonista quest’anno. La seconda esposizione che vi segnaliamo dell’istituzione milanese nella nostra speciale classifica delle migliori mostre del 2021 è Realismo magico. Uno stile italiano, che sarà possibile visitare fino al 27 febbraio 2022. L’esposizione, promossa e prodotta dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, è a cura di Gabriella Belli e Valerio Terraroli e dedicata a Elena Marco, giornalista e collezionista che ha condiviso il progetto espositivo e lo ha sostenuto. Sono Ottanta i capolavori di questa complessa e affascinante corrente artistica esposti nell’allestimento curato dallo Studio Bellini.

Rendendo omaggio al noto gallerista e critico d’arte milanese Emilio Bertonati (1934-1981), che per primo negli anni Sessanta promosse e fece conoscere in Italia questa corrente artistica, la mostra ne presenta in esclusiva l’intera collezione privata. Con l’intento di riportare in auge un’intera stagione artistica, quella tra le due guerre, che da tempo andava subendo una damnatio memoriae, si è finalmente raggiunto l’apice di un’ascesi complessa e graduale: più di ottanta capolavori italiani tornano, nelle sale di Palazzo Reale, a catturare l’attenzione del pubblico.

19/10/2021 – 27/02/2022

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L’inquieto incanto del Realismo Magico

6. «Georgia O’Keeffe» al Centro Pompidou, Parigi

Georgia O’Keeffe al Centre Pompidou
Georgia O’Keeffe (1887-1986), Inside Red Canna, 1919. 22 x 17 in (55.9 x 43.2 cm). ©️ Sofia di Gravio

Nel tour tra le migliori mostre del 2021, ci concediamo una tappa oltre i confini nazionali, più specificamente nel cuore di Parigi: il Centre Pompidou ha dedicato per la prima volta in Francia un’ambiziosa esposizione monografica a una delle donne che hanno fatto la storia dell’arte moderna, Georgia O’Keeffe (1887-1986). Figlia di modesti agricoltori, l’artista crebbe nelle grandi pianure del Midwest, negli Stati Uniti, che le lasciarono un’impressione duratura, dandole un gusto per la natura e i grandi spazi aperti. 

Il percorso espositivo, volutamente fluido e aperto, racconta cronologicamente il percorso artistico di Georgia O’Keeffe dalle prime vertigini “cosmiche”, ai paesaggi rurali dello Stato di New York negli anni ’20-’30, al New Mexico, dove andò a vivere dopo la seconda guerra mondiale. La mostra, che si è tenuta dall’8 settembre al 6 dicembre 2021, ha dedicato uno spazio anche alla Galleria 291 di Manhattan, creata e gestito dal fotografo Alfred Stieglitz e grazie alla quale Georgia O’Keeffe scoprì gli artisti e i movimenti innovativi dell’arte moderna europea, tra cui Auguste Rodin, Henri Matisse, Francis Picabia e Paul Cézanne.

08/09 – 06/12/2021

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Una nuova prospettiva su Georgia O’Keeffe

5. «Depero new Depero» al Mart, Rovereto (TN)

Fortunato Depero
Festa della sedia, 1927, Mart, Fondo Depero, fonte: Mart

Inaugurata lo scorso 21 ottobre, la mostra Depero New Depero – che mettiamo in settima posizione tra le migliori mostre del 2021 – è una scoperta unica e travolgente. Curata da Nicoletta Boschiero, responsabile della Casa d’Arte Futurista Depero, l’esposizione è allestita al secondo piano del Mart di Rovereto (TN), città d’adozione dell’artista, e sarà visitabile fino a domenica 13 febbraio 2022.

Dedicata al maestro futurista Fortunato Depero, la mostra esplora la modernità delle sue sperimentazioni e l’influenza delle sue ricerche negli ambiti dell’arte, della moda, del design e del fumetto dagli anni Settanta ad oggi. Esposti circa 500 lavori tra operedisegnimobilioggettimanifestifotografie, libri e riviste; una decina di video e film realizzati negli ultimi venti anni; fumetti e oggetti di design, oltre ai famosi bozzetti pubblicitari Campari.

Il progetto espositivo inoltre sottolinea l’importanza di questa figura nel contesto artistico roveretano e, più in generale, trentino. Furono infatti, in gran parte, i lasciti di Depero e il suo impegno in ambito culturale sul territorio a far ipotizzare, e infine realizzare, la nascita di questo museo, uno dei più conosciuti e apprezzati centri di arte moderna e contemporanea d’Italia.

21/10/2021 – 13/02/2022

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Il futurista che non ti aspetti. Fortunato Depero al Mart

4. «Inferno» alle Scuderie del Quirinale, Roma

Franz Von Stuck, Lucifero, 1889-1890

In occasione dei 700 anni della morte di Dante, le Scuderie del Quirinale, da anni punto di riferimento per le mostre, ha dato vita al progetto Inferno, supportato dalla visione del curatore e storico dell’arte francese Jean Clair.

Prima grande esposizione dedicata a questo tema, Inferno racconta attraverso la parola dantesca la presenza nell’iconografia e nel pensiero del concetto di inferno e dannazione dal Medioevo ai nostri giorni. Il percorso espositivo si dipana attraverso più di duecento opere d’arte concesse in prestito da oltre ottanta tra grandi musei, raccolte pubbliche e prestigiose collezioni private provenienti.

I luoghi terrifici e le visioni laceranti sono i protagonisti di un percorso di ricerca trasversale che mette in dialogo scene medievali, invenzioni rinascimentali e barocche, tormentate visioni romantiche fino alle spietate interpretazioni psicoanalitiche del Novecento, accumunati da temi comuni quali la follia, l’alienazione, la guerra, lo sterminio. Il percorso, visitabile fino al 23 gennaio 2022, si conclude con l’evocazione dell’idea di salvezza, affidata da Dante all’ultimo verso della Cantica: «e quindi uscimmo a riveder le stelle».

15/10/2021 – 23/01/2022

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3. «Jeff Koons. Shine» a Palazzo Strozzi, Firenze  

Jeff Koons. Shine @ fonte: Palazzo Strozzi

Siamo infine arrivati al podio della nostra classifica delle migliori mostre del 2021. Si chiuderà il 30 gennaio 2022 la mostra da tutto esaurito Jeff Koons. Shine, retrospettiva dedicata una delle figure più importanti e discusse dell’arte contemporanea e ospite delle sale di Palazzo Strozzi, a Firenze.

A cura del Direttore del museo Arturo Galansino e Joachim Pissarro, la mostra porta nella capitale del Rinascimento una selezione delle più celebri opere di un artista che, dalla metà degli anni Settanta a oggi, ha rivoluzionato il sistema dell’arte internazionale. Sviluppata in stretto dialogo con l’artista e già una delle mostre più visitate in Italia – superati i 100 mila visitatori – Jeff Koons. Shine ospita prestiti provenienti dalle più importanti collezioni e dai maggiori musei internazionali, proponendo come originale chiave di lettura dell’arte di Koons il concetto di shine (lucentezza) inteso come gioco di ambiguità tra splendore e bagliore, essere e apparire.

02/10/2021 – 30/01/2022

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2. «Klimt. La Secessione e l’Italia» a Palazzo Braschi, Roma

 Gustav Klimt, Giuditta, 1901. Olio su tela, 84×42 cm. Belvedere, Vienna © Belvedere, Vienna. Photo Johannes Stoll]

Roma ospita nelle suggestive sale di Palazzo Braschi la mostra Klimt. La Secessione e l’Italia, visitabile fino al 27 marzo 2022, realizzata in occasione dei 110 anni dalla premiazione di Gustav Klimt all’Esposizione Internazionale d’arte di Venezia del 1911.

L’esposizione, a cura di Franz Smola, curatore del Museo del Belvedere di Vienna, Maria Vittoria Marini Clarelli, Sovrintendente Capitolina ai Beni Culturali, e Sandra Tretter, vicedirettrice della Klimt Foundation di Vienna, attraverso un ricco corpus espositivo di circa 200 opere, tra dipinti, manifesti, disegni, oggetti di design e sculture provenienti dai principali musei viennesi e da prestigiose collezioni private, punta a un racconto corale della Secessione Viennese attraverso il percorso umano e artistico di Gustav Klimt (1862-1918), che ne fu uno dei principali interpreti, e dedicando uno spazio anche ad artisti oscurati dalla sua fama, come Carl Moll e Koloman Moser, e agli artisti italiani che ne furono influenzati.

27/10/2021 – 27/03/2022

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Leggi la nostra recensione:
Gustav Klimt, maestro dell’eleganza e dell’erotismo

1. «Domenico Gnoli» a Fondazione Prada, Milano

 © Fondazione Prada

Eccoci infine al primo posto della top ten delle migliori mostre del 2021. A più di cinquant’anni dalla prematura scomparsa di Domenico Gnoli (Roma, 1933 – New York, 1970), Fondazione Prada ospita, fino al 27 febbraio 2022, quella che potremmo definire la mostra più amata (e soprattutto fotografata) del 2021: un’articolata retrospettiva della breve e straordinaria carriera artistica dell’artista romano. La mostra, curata da Germano Celant e di recente protagonista anche della copertina della rivista di settore Flash Art, accoglie più di cento opere dell’artista, realizzate tra il 1949 e il 1969 e accompagnate da altrettanti disegni. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con gli archivi dell’artista a Roma e a Maiorca, che custodiscono la sua storia personale e professionale.

L’obiettivo è quello di presentare al pubblico le due “anime” della produzione di Gnoli: da una parte il gusto per la narrazione, che emerge nel suo lavoro di scenografo, disegnatore di costumi e illustratore, dall’altra l’essenzialità della sua opera pittorica, il tutto attraverso la minuziosa esplorazione del dettaglio, segno di un’attenzione tutta moderna per la realtà.

28/10/2021 – 27/02/2022

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Leggi la nostra recensione:
La mostra su Domenico Gnoli in Fondazione Prada a Milano

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