Uno degli scopi del cinema è quello di far evadere lo spettatore e donare qualche ora di divertimento, di relax. Nascono proprio a questo scopo molti dei film di fantasia, ovvero pellicole in cui vengono presentati mondi che seguono regole diverse da quelle che conosciamo o, in alcuni casi, che offrono a chi guarda una realtà del tutto simile alla nostra, ma con creature straordinarie, magie, maledizioni. Puntare sulla fantasia non significa però – come spesso si è portati a pensare – rinunciare alla qualità e alla profondità: molti film di questo tipo scelgono di proporre più livelli di lettura, uniti a tecnicismi degni dei grandi capolavori.
Questa classifica vuole quindi suggerire cinque pellicole “di fantasia” spaziando tra generi diversi, dalla fantascienza all’horror, dal fantasy ai film tratti dai fumetti. Cinque proposte per passare una serata in nuovi mondi e per dare spazio ai sogni (o agli incubi) degli spettatori.
Nel paese delle creature selvagge, Spike Jonze (2009)
Da un libro di poche pagine, poche parole e illustrazioni di qualità prende ispirazione Nel paese delle creature selvagge di Spike Jonze (2009). Tratto dall’albo illustrato di Maurice Sendak, il film rende reali i mostri creati dalla fantasia del piccolo protagonista, Max (Max Records). Se nel libro il motore del’azione è la punizione che la madre dà al figlio – costretto a restare chiuso in camera sua per aver combinato le marachelle più disparate – il film preferisce dare al protagonista un taglio più complesso. Dopo essere scappato di casa a causa di una situazione familiare difficile, Max prende una barca e raggiunge un’isola popolata da creature selvagge, di cui diventa il Re. Un film che aiuta a sognare e a parlare con sensibilità di rapporti familiari a grandi e piccoli proprio grazie all’aiuto dell’immaginazione.
2001: Odissea nello spazio, Stanley Kubrick (1968)
Il genio di Stanley Kubrick ha saputo toccare i generi più svariati con creatività e abilità tecnica. Se siete quindi amanti della fantascienza, 2001: Odissea nello spazio (1968) è un film che vale la pena (ri)vedere. Da quattro milioni di anni fa fino al 2001, il regista viaggia nel tempo offrendoci una pellicola visionaria, affascinante, complessa, tanto filosofica quanto psicologica, sul destino degli uomini e delle macchine da noi create. Le musiche e gli effetti speciali sono ancora oggi di grande impatto, tanto da essere considerato uno dei lavori principali del genere fantascientifico, oltre che del cinema in generale. Un film per chi vuole passare una serata impegnativa affidandosi a un regista che raramente ha deluso i suoi spettatori.
Il mistero di Sleepy Hollow, Tim Burton (1999)
Tra i registi che maggiormente hanno puntato sul fantastico per dare vita a film indimenticabili, Tim Burton è di certo uno dei più amati dal grande pubblico. Nel 1999 il regista americano, già noto per i suoi capolavori, regala al grande pubblico uno dei suoi film più inquietanti: Il mistero di Sleepy Hollow. Il giovane investigatore Ichabod Crane (Johnny Depp) è solito utilizzare metodi investigativi scientifici e razionali, piuttosto insoliti per l’epoca in cui è ambientata l’opera, la fine del Settecento. Il ragazzo dovrà però ricredersi una volta incontrato il Cavaliere Senza Testa, uno spirito tornato a vendicarsi dopo la sua decapitazione. Non tutto è comprensibile dalla ragione e Burton ce lo dimostra con scene lugubri, tormenti, momenti di grande suspense e intrighi amorosi. Ispirato al romanzo americano di Washington Irving, Il mistero di Sleepy Hollow è l’ideale per una serata da brividi.
Spider-Man, Sam Raimi (2002)
Era il 2002 quando usciva nelle sale Spider-Man di Sam Raimi, un film che ottenne un grandissimo successo e rilanciò il genere dei supereroi, ora molto popolare: da anni un numero sempre maggiore di film creati sullo stesso filone porta moltissimi spettatori al cinema, ridando vita a dei personaggi in passato considerati di nicchia o adolescenziali.
Perché, tra il vasto numero di pellicole a tema, si dovrebbe rivedere proprio Spider-Man? Il film fu fortemente apprezzato dal grande pubblico perché in grado di conquistare anche i non esperti del settore. Se chi ha già apprezzato le tavole legate all’Uomo Ragno troverà piacevole vederne un adattamento cinematografico – magari notando le incongruenze – la pellicola coinvolge senza alcuna difficoltà anche chi non conosce nel dettaglio le avventure di Peter Parker. Si tratta di un film molto “all’americana”, con una trama semplice, colpi di scena e storie d’amore. Una lotta tra bene e male per passare una piacevole serata di avventura.
Il mio vicino Totoro, Hayao Miyazaki (1988)
Hayao Miyazaki è la dimostrazione che i film di animazione non sono necessariamente destinati a un pubblico molto giovane. I suoi lavori, amati in tutto il mondo e riconosciuti come vere e proprie opere d’arte, si sviluppano infatti su più livelli e offrono numerosi spunti di riflessione. Ben lontano dallo stile Disney-Pixar – più propenso a semplificare e lanciare messaggi molto chiari – le opere di Miyazaki nascondono dietro a un’apparente semplicità numerose possibilità d’interpretazione, acquistando così un valore diverso ogni volta che si decide di rivederli.
Tra i capolavori del regista, Il mio vicino Totoro è uno dei più apprezzati, tanto da essere stato ripreso per il logo dello studio Ghibli. Satsuki e Mei si sono trasferite con il padre in una nuova casa per avvicinarsi alla madre, ricoverata all’ospedale. Qui troveranno una serie di creature fantastiche: non solo il vicino Totoro (uno spirito in cui più animali si uniscono) ma anche personaggi come il Gattobus o i corrifuliggine. Il film punta sulla cura del dettaglio e su sensazioni contrastanti – momenti di gioia e di tristezza, di paura e vivacità si fondono – rivelandosi così un’opera completa per tutte le età.
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