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Ogni venerdì il museo di Paestum
svelerà i tesori dei suoi depositi

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paestum

Tutti i venerdì, a partire oggi, il Museo Archeologico Nazionale di Paestum apre i depositi ai visitatori, un’occasione unica per accedere nel cuore del  Museo dove si conservano opere mai esposte al pubblico come le lastre dipinte di età lucana. I “venerdì dei depositi” sono in una prima fase sperimentale programmati fino al 17 giugno. L’iniziativa è pensata come un ampliamento dell’offerta regolare, alla quale possono partecipare tutti i visitatori muniti di biglietto del Parco Archeologico di Paestum. Nel deposito, si possono vedere centinaia di tombe dipinte di IV e III sec. a.C. «E’ un patrimonio unico, caratteristico di Paestum» spiega il direttore Gabriel Zuchtriegel. «Come osservò Mario Napoli» continua Zuchtriegel «lo scopritore della Tomba del Tuffatore, le lastre di età lucana, strettamente parlando, non sono né lucane né greche, ma espressione di una cultura mista, ibrida, di contatti interculturali. Quindi un fenomeno che oggi ci può dire molto». La partecipazione all’evento è gratuita e per un massimo di 25 visitatori (per ogni turno) muniti di regolare biglietto di ingresso al Parco Archeologico. L’appuntamento è alla biglietteria del Museo alle ore 11:00 e alle ore 14:00. La visita, che sarà a cura degli assistenti alla fruizione e dei restauratori del Museo, durerà 40 min.

La prenotazione è consigliata e può essere effettuata chiamando  il numero di telefono 0828 811023 oppure scrivendo a  pae.didattica@beniculturali.it

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Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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