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Milano: in arrivo le visioni
e i sogni del Simbolismo

2 minuti di lettura
"La carezza", Fernand Khnopff, olio su tela, 50,5x151 cm, 1896, Musées Royaux des Beaux-Arts de Belgique
“La carezza”, Fernand Khnopff, olio su tela, 50,5×151 cm, 1896, Musées Royaux des Beaux-Arts de Belgique

MILANO – Dal 3 febbraio al 5 giugnoPalazzo Reale ospiterà la mostra Il simbolismo. I fiori del male, portando a Milano quasi 150 opere di grandi artisti come Gustav KlimtFerdinand Hodler, Gustave Moreau, Odilon Redon, Fernand Khnopff e Max Klinger. L’esposizione è un viaggio fra Otto e Novecento per cogliere, inoltre, la grande influenze che questa corrente culturale ha esercitato sui pittori italiani. L’importante esposizione, promossa dal comune di Milano, è stata prodotta da 24 Ore Cultura – Gruppo 24 Ore in collaborazione con Arthemisia Group Come riportato dall’agenzia di stampa Ansa Fernando Mazzocca, curatore della mostra, assieme a Michel Draguet, spiega che «uno degli scopi della mostra di Palazzo Reale è quello di illustrare in che modo il Simbolismo, coinvolgendo anche in Italia le arti figurative, l’architettura, la letteratura e la musica, abbia contribuito a rinnovare profondamente la cultura nazionale, facendola entrare nella modernità e anticipando il futurismo»L’aspirazione ad un’arte totale viene riproposta seguendo i passi mossi in Europa, dall’Inghilterra alla Francia, dal Belgio all’area nordica, dall’Austria all’Italia, in direzione di un connubio tra la sfera dell’irrazionale e il reale. Fino al 20 marzo, Il simbolismo. I fiori del male sarà parallela alla mostra Alfons Mucha e le atmosfere art nouveau, per indagare ancora più puntualmente il clima fin de siécle. Fra qualche settimana, dunque, sarà possibile riscoprire cosa accomuni i sogni e gli incubi di fine Ottocento a quelli dei nostri anni Dieci.

A.P.

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Redazione

Frammenti Rivista nasce nel 2017 come prodotto dell'associazione culturale "Il fascino degli intellettuali” con il proposito di ricucire i frammenti in cui è scissa la società d'oggi, priva di certezze e punti di riferimento. Quello di Frammenti Rivista è uno sguardo personale su un orizzonte comune, che vede nella cultura lo strumento privilegiato di emancipazione politica, sociale e intellettuale, tanto collettiva quanto individuale, nel tentativo di costruire un puzzle coerente del mondo attraverso una riflessione culturale che è fondamentalmente critica.

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