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Italia e Giappone festeggiano
i loro 150 anni di relazioni
con mostre ed eventi

3 minuti di lettura

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Dopo l’enorme successo del leggendario “Padiglione” all’Expo di Milano, per il quale sono state affrontate attese degne del fedele Argo, Il Giappone torna prepotentemente sulla scena italiana. La terra nipponica questa volta sarà rappresentata da una serie di grandi mostre, perfomance teatrali e musicali (dai burattini Bunraku alla tradizione del Noh), spettacoli di danza, rassegne cinematografiche (dall’Isola del cinema a Roma a tanti appuntamenti all’Istituto di cultura giapponese), eventi di architettura, design, fumetto, letteratura, sport, scienza e ovviamente la cucina, sempre più amata dal pubblico italiano. L’occasione è la celebrazione dei 150 anni di relazioni con il nostro paese: risale infatti al 25 agosto 1886 il primo Trattato di amicizia e commercio tra i due Paesi.Come riportato da Ansa, saranno moltissimi gli eventi ospitati in diverse città italiane. A presentarli è stato l’ambasciatore del Giappone in Italia Kazuyoshi Umemoto, spiegando: «I due premier Shinzo Abe e Matteo Renzi hanno fortemente voluto festeggiare quest’anniversario per rafforzare il rapporto di fiducia amicizia e scambi tra i nostri due popoli. Abbiamo oltre 40 città gemellate e una storia di lunghi rapporti. Anche in Giappone ci saranno tanti eventi dedicati all’Italia». L’elenco delle manifestazioni, ancora provvisorio, è disponibile su www.it.emb-japan.go.jp/150/index.html. Elenchiamo di seguito alcune delle mostre principali:

Al Palazzo Reale di Milano, da settembre 2016 a gennaio 2017, si terrà un’esposizione riguardante tre grandi artisti dell’ukiyoe, Hokusai, Hiroshige e Utamaro: una selezione di oltre 200 xilografie e libri illustrati tra cui l’iconica Grande Onda e la serie delle Trentasei vedute del monte Fuji di Hokusai provenienti dalla prestigiosa collezione dell’Honolulu Museum of Art;

Alle Scuderie del Quirinale dal 29 luglio al 4 settembre sarà ospitata una mostra sui capolavori di scultura buddhista giapponese. Si tratta di veri e propri tesori nazionali, alcuni risalenti a 1000 anni fa, che non sono mai usciti dal Giappone.

Il Museo dell’Ara Pacis da giugno a settembre ospita una monografica del fotografo Domon Ken, maestro del realismo giapponese, che con oltre 70 mila scatti dagli anni ’20 agli anni ’80 ha documentato i mille volti del Giappone dai bambini di strada al teatro dei burattini, dai villaggi di minatori alle ferite ancora aperte di Hiroshima.

Per tutto maggio poi i giochi di luce delle artiste Motoko Ishii e sua figlia Akari Lisa Ishii saranno proiettati sul Colosseo, per simboleggiare l’amicizia tra Italia e Giappone.

Y.C.

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Redazione

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