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Biografia di Gramsci

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 antonio gramsci

Antonio Gramsci nasce il 22 gennaio 1891 ad Ales, in Sardegna. Proveniente da una famiglia molto povera, fin da piccolo è di salute cagionevole. Nonostante le difficoltà, riesce a completare gli studi e a trasferirsi a Torino dove si iscrive alla facoltà di Lettere. A Torino conosce Palmiro Togliatti e Umberto Terracini, con i quali svolge le prime esperienze politiche, dopo l’iniziale avvicinamento alle idee socialiste avvenuto in Sardegna.

Prima pagina del primo numero de L'Ordine Nuovo. Fonte: Wikipedia
Prima pagina del primo numero de L’Ordine Nuovo. Fonte: Wikipedia

Il 21 gennaio 1921, a Livorno, ha luogo la scissione del Psi da cui nasce il Partito comunista d’Italia, del quale Gramsci è tra i fondatori e principali leader. Diventato intanto direttore de L’Ordine Nuovo, fondato insieme ad alcuni compagni nel ’19, Gramsci non riesce a essere eletto deputato alle elezioni di quell’anno. Sempre nel ’21, durante un viaggio in Russia, conosce Giulia, con la quale si sposa nel 1923. Dalla coppia nascono i figli Delio e Giuliano.

Il primo numero de L'Unità del 12 febbraio 1924. Fonte: Wikimedia
Il primo numero de l’Unità del 12 febbraio 1924. Fonte: Wikimedia

Intanto in Italia è salito al potere Benito Mussolini. Alla necessità dell’unità tra le forze proletarie deve il nome il quotidiano fondato da Gramsci, l’Unità, uscito per la prima volta il 12 febbraio 1924 e tuttora in vita. Alle elezioni del 6 aprile riesce a essere eletto deputato e, dopo il rapimento e l’uccisione di Giacomo Matteotti, è tra i principali esponenti aventiniani.

L’8 novembre 1926, in conseguenza dell’attentato subito da Mussolini a fine ottobre, Gramsci viene arrestato e il 4  giugno 1928 è condannato a vent’anni di reclusione. Tristemente celebre la frase con cui il Pubblico ministero termina la requisitoria: «Per vent’anni dobbiamo impedire a questo cervello di funzionare».

Condotto nel carcere di Turi, in provincia di Bari, Gramsci vi rimane fino al 1934, quando, in seguito all’aggravarsi delle sue condizioni di salute, Mussolini gli concede la libertà condizionata. In questi anni legge e scrive tantissimo, annotando le sue riflessioni sui taccuini che diventeranno appunto i Quaderni del carcere. Nell’aprile del ’37 Gramsci ottiene la piena libertà, ma le sue condizioni sono ormai gravissime.

La morte lo coglie a Roma all’alba del 27 aprile 1937, all’età di 46 anni, a causa di un’emorragia cerebrale. Il suo corpo viene cremato e le sue ceneri sono ancora oggi custodite nel cimitero acattolico della capitale.

Pier Paolo Pasolini in visita alla tomba di Gramsci. Fonte: Wikipedia
Pier Paolo Pasolini in visita alla tomba di Gramsci. Fonte: Wikipedia

Michele Castelnovo

Classe 1992. Laureato in Filosofia. Giornalista pubblicista. Direttore di Frammenti Rivista e del suo network. Creator di Trekking Lecco. La mia vita è un pendolo che oscilla quotidianamente tra Lecco e Milano. Vedo gente, scrivo cose. Soprattutto, mi prendo terribilmente poco sul serio.

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